Aletheia 
R.C.S.

Community Center Cheirapsies

Il Community Center, avviato a gennaio 2021, è uno spazio che dista un centinaio di metri dalla Everyone School, il cui obiettivo è cercare di fare quello quello che il suo stesso significato suggerisce: la traduzione di “Cheirapsíes”, in greco “ειραψίες”, significa letteralmente “strette di mano”. Un gesto, questo, che accade in ogni primo incontro che si compie, riconoscendosi simili o diversi, ma con la curiosità di volersi rivolgere all’altro.

Servizi offerti

La struttura si propone di riprendere un’abitudine che in tempi di pandemia è stata proibita, all’interno di una realtà che è aperta a tutti: dalle persone rifugiate che già partecipano alle attività, a quelli che arriveranno, agli abitanti di Corinto fino alle tante persone che per motivi diversi durante il prossimo anno passeranno da questa città.

Tutti sono benvenuti in un luogo che si prefigge di non avere barriere e che vuole permettere una maggiore integrazione, uno scambio culturale e l’intreccio di nuove relazioni.

L’allestimento di un luogo di aggregazione non è rivolto solo alla persona rifugiata o al richiedente l’asilo, ma durante l’anno ci si impegna per proporre una coabitazione virtuosa con le diverse comunità che vivono a Corinto. Infatti, sono attive diverse collaborazioni con realtà locali, così come si è entrati in contatto con la comunità locale che si è dimostrata spesse volte aperta e disponibile nel conoscere quanto proposto.

Free Shop

Il Free shop di χειραψίεσ, avviato a giugno 2021, consiste in un negozio gratuito accessibile a tutte le persone rifugiate o richiedenti asilo del campo di Corinto. In questo contesto e in relazione ai servizi che vengono già forniti nel nostro Community Center, ci proponiamo di garantire spazi di libertà di scelta, che in questo caso vengono rappresentati dalla possibilità di fare una spesa secondo le proprie priorità e gusti. Infatti, le distribuzioni di generi alimentari e prodotti igienici per gli ospiti del campo avvengono tramite un sistema a punti che permette di scegliere cosa ritirare presso lo shop.

Nelle situazioni di emergenza è fondamentale agire rapidamente, quindi la modalità più efficace e veloce è la distribuzione tramite pacchetti standard. Tuttavia, il campo di Corinto (aperto a settembre 2019) è ormai diventato una realtà permanente che ospita dalle 800 alle 1000 persone. Per questa ragione, le distribuzioni “classiche” possono essere sostituite ed implementate mediante progetti come il free shop.

We Bike You

L’idea di offrire il noleggio gratuito delle biciclette per i residenti del campo è nata ad inizio 2021, quando è emerso che spesso i rifugiati devono percorrere lunghe tratte a piedi per poter raggiungere le strutture e i servizi di cui necessitano. Si è quindi deciso di permettere ai residenti del campo di Corinto di noleggiare una bicicletta gratuitamente, previa registrazione. Il noleggio bici mira ad accorciare le distanze, sia per lavoro, acquisti, momento di svago o qualsiasi altro motivo. 

La promozione dell’esercizio fisico e la prevenzione delle malattie sono altri obiettivi importanti. La bicicletta fa bene alla salute, al cuore e anche all’ambiente. Sono possibili noleggi a breve, medio e lungo termine, in base alle esigenze di ogni persona. Costruire una comunità a cui tutti appartengono è uno degli obiettivi principali della missione a Corinto.

Ambulatorio medico

Il diritto alla salute all’assistenza medica è un diritto fondamentale universale e per questo motivo dev’essere garantito ad ogni individuo. All’interno del campo per rifugiati di Corinto, il servizio medico è praticamente assente. Quotidianamente si riscontra una grande richiesta da parte dei residenti per supporto e valutazione di problematiche legate allo stato psico-fisico.

Grazie alla stanza privata presente all’interno di Cheriapsies e alla collaborazione stretta con l’ONG Medical Volunteer International si garantisce consulenza medica settimanale. La presenza di medici permette di svolgere numerose visite, acquistare medicinali di prima necessità e di indirizzare numerosi rifugiati verso i servizi medici specifici per le loro problematiche, spesso croniche, ad Atene.